mercoledì 9 novembre 2011

Mr B, caduta di interessi


Aspettate un attimo ha ancora, ho due o tre cose da sistemare, poi prendo l'aereo e scappo lasciandovi in un bel guaio, poi magari quando avrete sistemato un pò le cose ritorno, sotto mentite spoglie naturalmente, mica son fesso.
Firmato S.B.


Quanto costerebbe all'impero di famiglia la sua resa.
Articolo in versione breve

A Roma tira aria da fine impero. Le voci sulle possibili dimissioni del Cavaliere si sono rincorse per tutta la mattina del 7 novembre - abbassando per un momento pure lo spread - prima di essere smentite seccamente dal diretto interessato.
IL CALO DI MEDIASET. L'eventuale uscita di scena politica di Silvio Berlusconi potrebbe però danneggiare anche le imprese di famiglia. A partire da Mediaset, la macchina con cui il premier ha costruito e consolidato il suo consenso elettorale. La raccolta pubblicitaria portata avanti dalle concessionarie Publitalia e Digitalia è in calo. Certo si tratta di cifre non paragonabili alle diminuzioni incassate da Rai e Sky, però possono essere lette come un sintomo di come il vento stia cambiando.
SPOT ISTITUZIONALI. Non è un segreto, poi, che nel caso Berlusconi lasciasse Palazzo Chigi verrebbe meno, per esempio, una fonte di ricavi finora sicura: la pubblicità istituzionale, quella promossa dal governo per fini sociali o di interesse comune. Non si tratta di spiccioli. A Publitalia, nel 2010, sono andati 4 miliardi e 659 milioni di euro, su un totale di 21 miliardi e 466 stanziati per radio, giornali e televisioni: in percentuale al gruppo è andato il 21,70% del totale. Esclusa, va sottolineato, la quota di Mondadori, che ha incassato 1 miliardo e 456 milioni di euro.
AZZARDO MONDADORI. Da Cologno le nubi si sono spostate a Segrate. La Mondadori, a parte il maxi-risarcimento alla Cir di De Benedetti, ora deve vedersela anche con l'affaire dell'azzardo online. Pesa infatti la concessione, da parte dei Monopoli di Stato, delle licenze per l’ingresso nel business dei giochi online. Come ha ricostruito Report, una delle società assegnatarie è la Glaming, partecipata dal gruppo di Marco Bassetti - marito di Stefania Craxi - e dalla stessa Mondadori, oltre che da una fiduciaria i cui titolari sono sconosciuti.
NEL MIRINO DEL FISCO. Sul versante Mediolanum e Banca Mediolanum le acque sono poi tutt'altro che tranquille. La prima deve fare i conti con un complesso contenzioso fiscale. Dalla semestrale pubblicata a giugno 2011, è emerso (secondo un'inchiesta dell'Espresso) che una delle società del gruppo bancario-assicurativo, Mediolanum Vita, avrebbe sottratto al fisco 86 milioni di euro in mancati pagamenti di Irap e Irpef. La seconda è finita nel mirino del fisco, dopo che un’ispezione della Guardia di Finanza ha rivelato una presunta sottrazione di 170 milioni dalle aliquote Ires e Irpef e una mancata regolarizzazione dell’Iva, per quanto riguarda le fatture emesse dai promotori finanziari, per altri 64 milioni.

Lunedì, 07 Novembre 2011

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