lunedì 21 novembre 2011

BIANCOFIORE E L'ORTOGRAFIA

















Un articolo (in parte mio) publicato sul sito dell'amico Ettore:

http://www.frangipane.it/read_news.php?id=861


Cari Amici,
tutti d’accordo a dare il loro appoggio a Berlusconi, salvo la Lega che vuole distinguersi (ed è meglio così: che restino nel cantuccio). Ma quanto durerà questa incredibile luna di miele? Quando incomincerà la serie dei “distinguo”? Sarà possibile mantenere un governo a maggioranza variabile? Lo spero proprio. Intanto i due soloni dell’Europa, Sarkozy e la Merkel, ci hanno riammessi – bontà loro – al loro vertice, e la settimana prossima verranno a Roma per incontrare Monti. Stupefacente. A Berlusconi avevano voltato decisamente le spalle, a Monti vanno addirittura incontro. Siamo stati riammessi tra i paesi decenti?
Chissà come andrà a finire.
Logicamente si spera in bene, Camusso o non Camusso, Lega o non Lega…

Mi scrive Gianpietro:

Salve, sono felice di apprendere che ha ripreso ad aggiornare il sito, specialmente ora che possiamo (in parte) gioire per la caduta del nano di (h)Ar(d)core; comunque ci attenderanno sacrifici, che saranno meglio sopportabili se a farli verranno chiamati anche i politici e le categorie che finora sono riuscite a farla franca, e sono in molti; da quanto sento nel mondo imprenditoriale c'è una certa apprensione per gli accertamenti della G.D.F , che ultimamente sono aumentati di frequenza, specialmente nei confronti di quei settori nei quali l'evasione è sempre stata largamente praticata.
Della sua città, cioè di Bolzano leggo una notizia di Emiliano Fittipaldi alquanto interessante o per meglio dire tragicomica, che ha sempre a che fare con la politica, quella del PDL, di questo genere di notizie spero che in futuro non avremo più alcun modo di dover parlare. Eccola:
E' il 27 ottobre 2011 e, intorno, tutto sta crollando. Ma la Biancofiore scrive un'accorata lettera a Tremonti per salvare un bassorilievo di Mussolini conservato a Bolzano. Evidenziando il lato grottesco della caduta berlusconiana. E' il 27 ottobre 2011. Mentre gli italiani piangono i morti del nubifragio in Liguria, i mercati attaccano il debito pubblico e Berlusconi s'avvia verso il tracollo, Michaela Biancofiore, deputato bolzanino del Pdl (eletta in Campania, ndr) e consigliere di Frattini, decide di prendere carta e penna per scrivere a Tremonti.
La Biancofiore non è angosciata per la crisi economica, né chiede a ministro urgenti misure per fermare il rialzo dello spread. La pasionaria del Cavaliere vuole che nessuno osi spostare un bassorilievo che ritrae Benito Mussolini a cavallo. Un opera che fa bella mostra di sé in una delle piazze principali di Bolzano.
"Caro ministro", scrive il deputato con carta intestata del ministero degli Esteri, "ti invio bozza di lettera che dovresti inviare al presidente della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder in merito al bassorilievo del palazzo degli uffici finanziari di Bolzano, che raffigura Mussolini a cavallo ed è di notevole importanza storico-artistica". La Biancofiore da mesi sta combattendo la sua battaglia: il Duce non si deve muovere da lì.
Cos'è successo? Grazie a un accordo siglato a fine 2009 dall'allora ministro ai Beni culturali Sandro Bondi e dalla Südtiroler Volkspartei, s'era deciso di rimuovere l'opera: per gran parte degli altoatesini quel monumento costruito dai fascisti (su progetto dello scultore sudtirolese Hans Piffrader, ndr) resta infatti una ferita ancora aperta. La Biancofiore se la prende con Bondi, e nella foga commette errori di sintassi e d'ortografia che un "consigliere del ministro per le questioni politiche" non dovrebbe commettere (specie se si autodefinisce “laureanda in giurisprudenza”, ndr).
"Erroneamente da parte del nostro governo, senza sentire n'è ("né" si scrive senza l'apostrofo, ndr.) i dirigenti del Pdl n'è (è recidiva, ndr.) verificare la sensibilità dei nostri elettori, ricorderai che da un ministro che peraltro non aveva la competenza in materia, fu dato il via libera alla rimozione arbitraria del bassorilievo, scatenando la collera e la disperazione della comunità italiana dell'Alto Adige".
La Biancofiore spiega pure che la decisione "di vendersi i monumenti italiani" ha fatto scendere il Pdl "alla soglia del 3 per cento", e prega affinché nessuno tocchi il suo Dux. Non sappiamo se Tremonti abbia sposato la battaglia salva-Mussolini, di certo Durnwalder , presidente dell’Alto Adige, sogna ancora di coprire il bassorilievo con una lastra di vetro opaco. Chissà, si chiede qualcuno, se la Biancofiore ora scriverà a Mario Monti.

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