mercoledì 8 luglio 2009

PIL E CONTI PUBBLICI
















Dire che la situazione non è poi così tragica, che tutto sommato va meglio di quel che si pensava, è un pò come scambiare lucciole per lanterne , o si è consci del significato delle parole o si raccontano balle.
Questa è la situazione, inutile menarla.
L'Economist scrive: "Il padrone di casa del G8, Silvio Berlusconi, ha tanti luridi scandali domestici: ma il più grosso dovrebbe essere il suo rifiuto di riconoscere i problemi economici dell'Italia".



Fmi: Pil Italia -5,1% nel 2009
Nel mondo il calo è dell'1,4%
Nel 2010 -0,1% a fronte del precedente -0,4% stimato. Per l'Eurostat il Pil di Eurolandia
nel primo trimestre dell'anno è a -2,5%, il maggior calo da quando c'è l'euro
Fmi: Pil Italia -5,1% nel 2009 Nel mondo il calo è dell'1,4%

NEW YORK - Il Fondo Monetario Internazionale rivede le stime di crescita per l'Italia. Nel 2009, secondo l'Fmi, l'economia italiana si contrarrà del 5,1% rispetto al -4,4% previsto in aprile. Nel 2010 la contrazione sarà pari ad un -0,1%, a fronte del precedente -0,4% stimato. Anche le stime globali seguono la stessa tendenza: l'economia mondiale, sostiene il Fondo, si contrarrà quest'anno dell'1,4% contro il -1,3% previsto in aprile. L'anno prossimo, invece, il pil mondiale si espanderà del 2,5% a fronte del +1,9% stimato in aprile.

Anche l'Eurostat non vede rosa. In Eurolandia il pil è in caduta libera. Nel primo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo dei paesi aderenti all'Euro è sceso del 2,5% rispetto all'ultimo trimestre del 2008. Lo rende noto l'ufficio europeo di statistica, che, nella sua seconda stima, conferma così i precedenti dati. Si tratta del calo più marcato dalla nascita dell'euro. In tutta l'Unione Europea il calo è stato invece del 2,4%.

Su base annua, rispetto al primo trimestre 2008, il Pil del primo trimestre 2009 è crollato del 4,9% (dato rivisto in peggio, da 4,8) nell'eurozona e del 4,7% nell'Ue. Il dato peggiore nella eurozona resta quello della Germania (3,8%), seguita da Olanda (-2,8%), Italia e Austria (-2,6%). Ma tutti gli stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne Polonia e Cipro.

Nel primo trimestre dell'anno le spese per i consumi delle famiglie sono diminuite dello 0,5% nella zona dell'euro e dello 0,6% nell'Unione (dopo un -0,4% e un -0,7% del trimestre precedente). Gli investimenti hanno visto un crollo del 4,1% nella zona dell'euro e del 4,5% nell'Unione (dopo un -4,1% e un -3,4%), le esportazioni sono diminuite dell'8,8% nella zona dell'euro e dell'8,3% nell'Ue-27 (dopo un -7,3% e un -6,6%). Le importazioni hanno segnato un calo del 7,6% nella zona dell'euro e del 7,8% nell'Ue-27 (dopo -5,2% e -5,4%).


Schizza a livelli record il rapporto deficit-Pil. Nel primo trimestre dell'anno - comunica l'Istat - l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche rispetto al Pil è stato del 9,3%, il valore più alto dal 1999, anno in cui l'istituto ha iniziato la serie storica. Nei primi tre mesi del 2008, invece, il disavanzo pubblico è stato del 5,7%, mentre nel quarto trimestre dell'anno scorso è stato del 2,6%.

Nei primi tre mesi del 2009 - comunica l'Istat - le entrate totali sono diminuite del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con un'incidenza sul Pil del 39,9% (era 39,8% nello stesso trimestre del 2008). Le uscite totali, invece, sono aumentate del 4,6% su base annua e il loro valore in rapporto al Pil è salito al 49,2% (era 45,6% nei primi tre mesi dell'anno scorso).

Nel primo trimestre del 2009 - secondo i dati Istat - il saldo primario (l'indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo e pari a 16,865 miliardi di euro (era -3,133 miliardi nello stesso periodo dell'anno scorso), con un'incidenza negativa sul Pil del 4,6% (era -0,8% nei primi tre mesi del 2008). Il saldo corrente (il risparmio) - aggiunge l'istituto di statistica - nel primo trimestre dell'anno è stato negativo e pari a 21,977 miliardi, contro il valore negativo di 11,257 miliardi dello stesso periodo del 2008, con un'incidenza negativa sul Pil del 6% (era -3% nei primi tre mesi del 2008).

Invece per quanto riguarda la cassa integrazione complessivamente nel primo semestre del 2009 sono state autorizzate 372,9 milioni di ore, contro i 97,5 milioni dei primi sei mesi del 2008 ( 282,3%). La cassa integrazione ordinaria è cresciuta del 502% rispetto allo stesso periodo del 2008, la straordinaria è quasi raddoppiata ( 99,32%), la cassa integrazione straordinaria in deroga è aumentata del 77,11%.

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