martedì 16 aprile 2013

I TERRORISTI

Il popolo è un bambino – Ascanio Celestini Il popolo è un bambino. Fa tante domande e tu non gli puoi dire la verità sennò quello ti mette in difficoltà. Per esempio io c’ho un figlio, si chiama Robertino Casoria, è il peggiore della classe. Mi ha detto “papà cosa sono i terroristi?” lo gli ho voluto dire la verità, gli ho detto: “Ti ricordi quando eri bambino? A Natale ti ho detto che sarebbe arrivato Babbo Natale. Tu eri un bambino intelligente o non ci hai creduto. Ma poi la notte io sono andato a mettere i regali sotto l’albero e la mattina appresso quando li hai visti hai incominciato a credere che li aveva portati Babbo Natale. Hai pensato che se c’è il regalo significava che c’è anche il barbone che lo porta con le slitte, con le renne. E invece ero sempre io. E i terroristi sono la stessa cosa. Qualcuno ti dice che ci sono i terroristi e tu non ci credi. Poi scoppia ‘na bomba, crollano un paio di grattacieli e tutti pensano che se c’è l’attentato significa che ci stanno anche i terroristi che l’hanno fatto… ma è tutta una bugia, è sempre papà che zitto zitto di notte fa scoppiare le bombe e poi dà la colpa ai terroristi” . E mio figlio mi fa: “l’amico mio Pancotti Maurizio – ché Robertino frequenta un bambino ciccione che è insopportabile e secondo me è pure un po’ deficiente – m’ha detto: “­Pancotti Maurizio dice che questa cosa si chiama strategia della tensione!” Allora io gli ho risposto “l’amico tuo Pancotti Maurizio è comunista! E lo sai perché è così ciccione? “Perché i comunisti si mangiano i bambini. Stai attento quando vai a fare la merenda da lui perché ti si mangia!” E mio figlio Robertino ha cominciato a tremare. Per una settimana non è più uscito di casa. Gli ho fatto fare tutto quello che volevo, gli dicevo “lava la macchina! Metti a posto la stanzetta! Portami le ciabatte!” lui mi ubbidiva come un cagnolino. Perché si governa con la paura. E il popolo è uguale. Il popolo è un bambino. Se vuoi che non si perda nel bosco gli devi dire che c’è il lupo cattivo, l’uomo nero! I terroristi, l’arabi col barbone, i pirati della Malesia. Ogni tanto insomma bisogna cambiare, fare la rotazione. Il diavolo, gli zombie, il mostro di Loch Ness, il bocio, i marziani, i fantasmi. Il popolo è un bambino. Se gli metti paura ti porta le ciabatte, ti lava la macchina. Il popolo è un bambino. Se gli metti paura ti ubbidisce subito.

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